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Qualora non venga raggiunto il minimo di partecipanti il
corso verrà rimandato. Questo ci consente di contenere i costi
del corso. La Classificazione dei
luoghi di lavoro per il rischio incendio
ATTIVITÀ A
RISCHIO INCENDIO ELEVATO
La
classificazione di tali luoghi avviene secondo i criteri di cui
all'allegato I al D.M.
10/03/1998. A titolo esemplificativo e non
esaustivo si riporta un elenco di attività da considerare ad
elevato rischio di incendio:
a) industrie
e depositi di cui agli articoli
4 e 6 del DPR n. 175/1988, e successive
modifiche ed integrazioni;
b) fabbriche
e depositi di esplosivi;
c) centrali
termoelettriche;
d) impianti
di estrazione di oli minerali e gas combustibili;
e) impianti e
laboratori nucleari;
f) depositi
al chiuso di materiali combustibili aventi superficie superiore
a 20.000 mq
g) attività
commerciali ed espositive con superficie aperta al pubblico
superiore a 10.000 mq ;
h) scali
aeroportuali, infrastrutture ferroviarie e metropolitane;
i) alberghi
con oltre 200 posti letto;
l) ospedali,
case di cura e case di ricovero per anziani;
m) scuole di
ogni ordine e grado con oltre 1000 persone presenti;
n) uffici con
oltre 1000 dipendenti;
o) cantieri
temporanei o mobili in sotterraneo per la costruzione,
manutenzione e ripara ione di gallerie, caverne, pozzi ed opere
simili di lunghezza superiore a 50 m;
p) cantieri
temporanei o mobili ove si impiegano esplosivi.
ATTIVITÀ A
RISCHIO INCENDIO MEDIO
A titolo
esemplificativo e non esaustivo rientrano in tale categoria di
attività:
a) i luoghi
di lavoro compresi nell'allegato
al D.M. 16 febbraio 1982 e nelle
tabelle A e B
annesse al D.P.R. n. 689 del 1959, con
esclusione delle attività considerate a rischio elevato;
b) i cantieri
temporanei e mobili ove si detengono ed impiegano sostanze
infiammabili e si fa uso di fiamme libere, esclusi quelli
interamente all'aperto.
ATTIVITÀ A
RISCHIO INCENDIO BASSO
Rientrano
in tale categoria di attività quelle non classificabili a medio
ed elevato rischio e dove, in generale, sono presenti sostanze
scarsamente infiammabili, dove le condizioni di esercizio
offrono scarsa possibilità di sviluppo di focolai e ove non
sussistono probabilità di propagazione delle fiamme.
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